Da Il Resto del Carlino del 28/07/2006

Strage del 2 agosto 1980

Nelle case dei parenti: 'Siamo tutti vittime e testimoni'

Nessun uscio sbattuto, nessun accenno di comprensibile nervosismo nei confronti dei due cronisti che bussavano alle porte delle case di Bologna toccate il 2 agosto 1980 dall’ala di una morte improvvisa , assurda. Troppo grande era l’evento per consentire piccoli gesti di rabbia e umane reazioni di fastidio. Ci sentivamo tutti vittime e testimoni

di Lorenzo Bianchi

Alcuni ci fecero accomodare nel salotto buono e ci servirono il caffè. Altri offrirono un sorso d’acqua ghiacciata per calmare l’arsura del grande caldo. Nessun uscio sbattuto, nessun accenno di comprensibile nervosismo nei confronti dei due cronisti che bussavano alle porte delle case di Bologna toccate il 2 agosto 1980 dall’ala di una morte improvvisa, assurda.

Tutti avremmo potuto essere in quel posto sfregiato da un cumulo di pietre e di polvere, in mezzo ai calcinacci che ai vecchi ricordarono le immagini stampate per sempre nella loro memoria, le distruzioni della seconda guerra mondiale, i bombardamenti preceduti dal volo basso e apparentemente innocuo del ricognitore inglese 'Pippo'. Troppo grande era l’evento per consentire piccoli gesti di rabbia e umane reazioni di fastidio. Ci sentivamo tutti vittime e testimoni.

All’epoca ero cronista dell’edizione di Bologna de 'Il Resto del Carlino'. Assieme alla collega Romy Grieco mi toccò il compito ingrato di raccogliere le storie delle persone uccise, l’incongrua ‘Spoon River’ del terrore. I genitori di Viviana Bugamelli e di Paolo Zecchi, 23 anni tutti e due, ci diedero la foto più recente. Era quella del matrimonio scattata appena dieci mesi prima. Lei in abito bianco semplice, quasi un grande mantello, il bouquet stretto fra le mani, un sorriso luminoso e timido. Lui più alto, il braccio sinistro protettivo appoggiato sulla spalla della sposa appena impalmata. Erano in stazione per puro caso. Non dovevano partire, ma solo prenotare un biglietto. Si erano trovati sul marciapiede del primo binario.

Qualcuno aveva deciso che quello era il giorno del sangue e della mattanza. Le storie, i racconti di vicini, parenti e conoscenti ci schiudevano piano piano frammenti di vite sorprese dall’oscena intrusione della bomba.

Mario Sica, 43 anni, avvocato, responsabile del personale all’Azienda dei trasporti consorziali, passeggiava avanti e indietro lungo il primo binario dove avrebbe dovuto arrivare, da Faenza, la madre Anna Jannuzzi. A casa, in viale Audinot, erano rimasti la moglie e i tre figli, nove, tredici e sedici anni. Rosina Barbaro Montano, 58 anni, casalinga, era in partenza per Pesaro, la consueta vacanza in una piccola pensione della Riviera. Assieme a lei c’era il marito Luigi, 60 anni, pensionato. Stavano entrando nella sala della tavola calda. La bomba li ha divisi per sempre. Lei sotto le macerie. Lui ustionato grave al reparto dermatologico del Sant’Orsola.

Dario Sacrati non riuscì a trovare un parcheggio. Imprecando fece scendere davanti al salone principale delle biglietterie la madre Angelica Tarsi, 72 anni, la moglie Loredana Molina, 44 anni, e il figlio Paolo, 13 anni. 'Andate avanti voi, io provo a sistemarmi da qualche parte', sbuffò sul piazzale gremito.Come Rosina e Luigi, nonna e nipote avevano il bagaglio delle vacanze. Angelica era di Ostra, in provincia di Ancona. Progettava un periodo di relax nel suo paese di origine dove sarebbe stata ospite di Cardina, una sorella minore. Paolo non vedeva l’ora di sfuggire alla cappa agostana. Erano in discreto anticipo. Il treno per Ancona avrebbe dovuto partire alle 10 e 55. Loredana aveva acquistato i biglietti. I tre fendevano la folla per scendere nel sottopassaggio.

Il boato li sorprese sotto la prima pensilina. Per Angelica e Loredana non ci fu scampo. Di Antonio di Paola, 32 anni, e di Salvatore Seminara, 34 anni, ci parlò il padrone di casa Carlo Carletti. I due avevano affittato una stanza del suo appartamento in un palazzone al numero 1 di via Venturoli.

Raccontò quello che sapeva di quei due 'bravi ragazzi senza grilli per la testa' che erano saliti al nord dalla Sicilia per lavorare all’impresa di segnalamento ferroviario ‘Stracuzzi’: 'Passavano le serate a guardare la televisione assieme a me e a mia moglie'. Casa e ufficio, svaghi pochi. Lo avevano salutato quella mattina di sabato alle 9 e 15. Correvano alla stazione dove, alle 10 e 15, avrebbe dovuto sbarcare Giuseppe, fratello di Salvatore e militare a Vercelli.

Ma il convoglio era in ritardo. Antonio e l’amico avevano girovagato un po’ e si erano seduti nella sala di aspetto di seconda classe. Li trovarono uno vicino all’altro, legati nel momento finale da quel destino che li aveva accomunati nella vita e nell’impiego. Salvatore era salito al nord da Catania nove anni prima.

Antonio, palermitano, aveva avuto il primo contatto con l’impresa durante l’installazione di un complicato pannello nella stazione di Messina. Ammetteva un solo vizio, le automobili. I colleghi ancora increduli davanti alla scena di distruzione che era calata sul loro parcheggio, il luogo delle attese, dei motteggi e dei litigi, raccontarono l’ultimo viaggio dei tassisti Francesco Betti e Fausto Venturi. Dai compagni e dalle compagne di lavoro arrivarono i ricordi e gli aneddoti sulle sei dipendenti della Cigar, la società che gestiva il buffet della stazione. Franca Dall’Olio, la ‘bimba’, venti anni, figlia unica, assunta da appena sei mesi, maestra di dottrina nella parrocchia di Sant’Antonio di Savena. Emilia Bergianti, 49 anni, vedova e madre di due figli, appena emersa dai sette anni di calvario nei quali si era trovata a reggere da sola la baracca della famiglia. Mirella Fornasari, 36 anni, sposata, che la morte separò di colpo dal marito e da Paolo, orfano a 14 anni. Katia Bertasi, 34 anni, figlia di un maresciallo della Polfer.

Dopo aver interpellato inutilmente tutti gli ospedali, scavando nei detriti il padre ebbe l’atroce sventura di trovare il cadavere della figlia fra le macerie di quella stazione che conosceva come le sue tasche. Era accanto a Nilla Natali, a Rita Verde e alle altre. Ricordo, ricorderò sempre due numeri. Quattordici foto e sedici condannati a morire solo nella mia città. Da chi e perché?

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

La compagna dell'anarchico chiamata alla giornata delle vittime
Gemma Calabresi accoglie la Pinelli
«Giusto l'invito del Colle». Ma le associazioni dei familiari si dividono
di Claudio Del Frate su Corriere della Sera del 07/05/2009
La nuova inchiesta Lo «Sciacallo» tira in ballo i servizi segreti americani. Torna la pista del tedesco Kram
Carlos «assolve» Mambro e Fioravanti
Strage di Bologna, è stato interrogato per la prima volta a Parigi
di Biagio Marsiglia su Corriere della Sera del 26/04/2009

News in archivio

La bomba scoppiò alle 10.25 del 2 agosto 1980 nel piazzale della stazione. Cofferati: "Per arrivare alla verità si operi senza nessuna zona di incertezza"
Strage Bologna, si celebra il 27° anniversario. Bolognesi: "Sul web i documenti dei servizi"
Napolitano: "Indispensabile mantenere viva la memoria di quella drammatica stagione"
su La Repubblica del 02/08/2007
La bomba scoppiò alle 10.25 del 2 agosto 1980 nel piazzale della stazione. Il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime si scaglia contro "l'omicidio politico"
Strage Bologna, le accuse di Bolognesi. "In Parlamento gli amici dei terroristi"
Prodi: "Le vittime hanno bisogno di verità per perdonare, e anche la democrazia ne ha bisogno". Napolitano: "Indispensabile mantenere viva la memoria di quella drammatica stagione"
su La Repubblica del 02/08/2007
Comunicato stampa: dal libro di Riccardo Bocca rivelazioni sulla strage di Bologna
Fonte: Associazione Familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna
su mondoacolori.org del 28/06/2007
 
Cos'� Archivio900?
�Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realt� � una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere)�... [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Dossier
Finestre sul '900 italiano
Biblioteca
• Emeroteca
• Mediateca
Indice dei nomi
Indice delle sigle
Elenco delle fonti
Notizie dalla storia
• Cronologia '900
Citazioni
• Parole chiave '900
Directory degli articoli
News
Download area
Link
Collabora con noi
Notizie dalla storia
Notizie dalla storia
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0