9. Campi di addestramento

Documento aggiornato al 27/12/2004
Come si è già detto, nessuno dei molti terroristi che hanno deciso di collaborare è risultato aver frequentato campi di addestramento all'estero,né ha riferito, salvo l'eccezione di cui si dirà, che altri lo abbiano fatto. Pare quindi assodato che il problema dell'addestramento sia stato risolto dalle organizzazioni terroristiche con metodi piuttosto casalinghi e senza far ricorso a mezzi o tecniche sofisticati.
Dalle deposizioni di Marco Barbone, Roberto Sandalo e Antonio Savasta, si è appreso di un campo di addestramento militare organizzato nell'estate del 1978 al confine tra la Francia e la Spagna al quale parteciparono alcuni aderenti a Prima Linea e alle Formazioni Combattenti Comuniste.
Il campo fu organizzato dall'ETA, che fornì gli istruttori ed il materiale. Secondo Sandalo, che fu dettagliatamente informato da uno dei partecipanti, Maurice Bignami, il campo era collocato certamente in territorio francese, forse in Provenza. Si deve a questo proposito tener presente che le autorità spagnole hanno in più occasioni lamentato la presenza tollerata di campi baschi in territorio francese.
Nel covo di via Negroli a Milano furono rinvenuti appunti sull'impiego di armi e di esplosivi che sembrano essere stati redatti dallo stesso Bignami.
Oltre che nell'uso di armi, i partecipanti furono istruiti sulle tecniche di falsificazione di documenti. Parteciparono certamente al campo dell'ETA, oltre a Bignami, Sergio Segio e Francesca Bellerè. Per quanto riguarda le numerose voci che sono circolate a proposito di altri campi di addestramento, la Commissione ha ritenuto di dover sottoporre a verifica le varie segnalazioni.
E' notorio che in tutti i continenti esistono campi che hanno la funzione di addestrare alla guerriglia combattenti di movimenti di liberazione nazionale o gruppi che si ripromettono la restaurazione, di regimi precedentemente rovesciati o, infine, mercenari disposti a tutte le avventure.
Quel che si è voluto accertare non è quindi l'esistenza dei campi, ma la loro eventuale utilizzazione da parte di terroristi italiani.
Circa la segnalata esistenza di campi nello Yemen del Sud sono state effettuate specifiche ricerche. Queste, pur confermando l'esistenza dei citati campi a Bir Fuqum, Zinebar, Dhala, Suhakir, non hanno consentito di raccogliere indicazioni sulla presenza in essi di italiani. Dette risultanze concordano del resto anche con le dichiarazioni rese al riguardo da terroristi baschi dell'ETA, frequentatori di corsi di addestramento in campi dello Yemen del Sud e arrestati nel giugno del 1980 in Spagna, che hanno escluso di aver colà incontrato cittadini italiani. Per quanto riguarda i numerosi campi di addestramento per elementi di opposte tendenze ideologiche segnalati nel Libano, sono state raccolte indicazioni circa la presenza in alcuni di essi, gestiti da cristiano-maroniti, di elementi italiani appartenenti alla destra extraparlamentare In Sudafrica sono stati arrestati cittadini italiani ivi coinvolti in attività terroristiche in seno al gruppo neofascista Wit Commando. Non sono emersi collegamenti operativi tra il detto gruppo ed altre organizzazioni eversive italiane o estere, ma solo contatti di tal Fabio Miriello con estremisti di destra italiani e stranieri, alcuni dei quali detenuti per gravi reati di terrorismo. Tali fatti risalgono ai primi mesi del 1981.
Sull'organizzazione di campi di addestramento in Libia si hanno notizie che ne avvalorano l'esistenza, pur se allo stato non si è potuto definirne le specifiche finalità, né confermare la presenza in essi di italiani.
Alcune persone arrestate in Tunisia per avere partecipato ai noti fatti di Gafsa hanno escluso la presenza di nostri connazionali alle aree addestrative libiche da loro frequentate. E' stato poi riferito che nell'area di Seba, dove era in funzione un campo, non vi erano italiani in addestramento, ma tecnici e maestranze recatisi colà per esclusive ragioni di lavoro. Anche nell'oasi di Cufra, dove esiste un campo addestrativo finalizzato ad operazioni nel Ciad, è stato possibile escludere la presenza di italiani.
 
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