2. Cronologia del '68 cattolico

Tratto da Roberto Beretta, "Il lungo autunno", Rizzoli 1998

Documento aggiornato al 17/02/2006
1966

15 febbraio: don Camillo Torres muore in un’azione di guerriglia in Colombia.
9 ottobre: il cardinale Alfrink presenta a Utrecht il “Nuovo Catechismo” olandese.
Ottobre: il filosofo Jacques Maritain pubblica “Il contadino della Garonna”, una critica al progressismo “maritainiano”.

1967

Febbraio: prime agitazioni studentesche nelle università di Pisa e Torino.
26 marzo: viene pubblicata l’enciclica Populorum progressio di Paolo VI.
Maggio: in una riunione di professori, il rettore della Cattolica Ezio Franceschini confida di attendersi l’occupazione dell’università.
24 giugno: esce l’enciclica Sacerdotalis coelibatus di Paolo VI; solleverà le contestazioni.
26 giugno: muore don Lorenzo Milani a Barbina. Un mese prima era uscito il suo Lettera a una professoressa.
Luglio: Raniero La Valle dà le dimissioni dalla direzione del quotidiano cattolico di Bologna L’avvenire d’Italia.
1 agosto: aumentano le tasse dell’Università Cattolica; l’aggravio medio è del 50 per cento.
9 ottobre: muore in un’azione di guerriglia in Bolivia Ernesto Che Guevara.
11-10 ottobre: durante il III Congresso Mondiale per l’apostolato dei laici, riunito a Roma, i delegati si alzano in piedi per commemorare il Che.
17 novembre: durante un’assemblea notturna gli studenti in agitazione da tre giorni per l’aumento delle tasse accademiche decidono la prima occupazione dell’Università Cattolica di Milano. La notte stessa il rettore Ezio Franceschini fa sgombrare centocinquanta occupanti dalla polizia, comandata dal commissario Luigi Calabresi.
18 novembre: la Cattolica è serrata per dieci giorni. Un corteo si reca a protestare sotto le finestre dell’arcivescovado milanese e quattro studenti sono ricevuti dal cardinale Giovanni Colombo.
20 novembre: gli studenti, accampati davanti alla Cattolica con le tende, hanno già ricevuto centocinquanta attestati di solidarietà, tra cui quelli di Cisl, Acli, movimento giovanile Dc, alcuni onorevoli e parecchi docenti universitari: anche parroci e preti si recano a visitarli.
22 novembre: gli occupanti della Cattolica scrivono al presidente dei vescovi italiani, al cardinale Gabriele Marie Garrone e ad altri vescovi chiedendo la revoca delle punizioni contro i leader della contestazione.
27 novembre: a Torino gli studenti occupano Palazzo Campana, sede dell’università.
29 novembre: L’Osservatore romano pubblica in prima pagina l’articolo “A proposito dei recenti avvenimenti dell’Università Cattolica di Milano”, con caute aperture verso il movimento studentesco.
Novembre: cattolici e preti partecipano alla marcia organizzata da Danilo Dolci contro la guerra nel Vietnam.
3 dicembre: L’Osservatore Romano pubblica una lunga intervista a Ezio Franceschini, in cui il rettore critica gli ambienti cattolici che sostengono gli studenti.
5 dicembre: il presidente dell’assemblea studentesca della Cattolica, Nello Canalini, incontra in Vaticano (con la mediazione di Agostino Casaroli) il sostituto alla Segreteria di Stato monsignor Giovanni Benelli.
5-6 dicembre: durante alcuni scontri alla Cattolica vengono feriti tre bidelli (ad uno è spezzato un braccio con un estintore).
16 dicembre: alla Cattolica provvedimenti di trasferimento dei tre leader studenteschi Capanna, Pero e Spada.
21 dicembre: una congregazione missionaria americana richiama in patria dal Guatemala tre sacerdoti e una suora; ma tre di loro scelgono di unirsi ai guerriglieri.
23 dicembre: Paolo VI riceve il presidente Usa Lyndon Johnson; proteste di molti cattolici progressisti. Il Circolo Maritain di Rimini scrive al Papa una lettera aperta.

1968

1 gennaio: discorso del cardinale Giacomo Lercaro contro la guerra in Vietnam.
4 gennaio: Alexander Dubcek è eletto segretario del Partito Comunista cecoslovacco: inizia la “primavera di Praga”.
11 gnnaio: al termine di una Conferenza internazionale all’Avana, Fidel Castro legge un proclama anti-imperialista scritto da quattro preti (un francese e tre latino-americani).
14 gennaio: i rappresentanti di quarantasei gruppi spontanei cattolici d’Italia si incontrano a Bologna: è il primo raduno delle future comunità del dissenso.
15 gennaio: contestazione degli studenti della Cattolica in piazza San Pietro a Roma.
16 gennaio: la Conferenza episcopale italiana emette una dichiarazione su “I cristiani e la vita pubblica”: ribadita l’unità popolare dei cattolici.
30 gennaio: i vietcong lanciano l’offensiva del Tet (capodanno cinese) che li porterà alle porte di Saigon; cresce negli Usa la protesta contro la guerra.
31 gennaio: il vescovo brasiliano don Jorge Marcos dichiara alla televisione che la rivoluzione è giustificata dove c’è oppressione e miseria.
7 febbraio: nove preti iscritti alla facoltà di Sociologia di Trento scrivono al Consiglio presbiteriale della diocesi sostenendo l’occupazione studentesca dell’università.
12 febbraio: il cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, dà le dimissioni.
16 febbraio: i presidenti nazionali dell FUCI, Mirella Gallinaro e Giovanni Benzoni, inviano una lettera aperta ai professori universitari in cui sostengono le ragioni della contestazione.
23 febbraio: a Roma le comunità di base protestano con cartelli contro i vescovi italiani.
25 febbraio: a Bologna seicento cristiani si incontrano con Wladimiro Dorigo per costituire una “nuova sinistra”.
1 marzo: “battaglia di Valle Giulia” a Roma, con scontri tra polizia e studenti. Pier Paolo Pisolini scrive una polemica requisitoria contro i contestatori.
3 marzo: il circolo Maritain di Rimini in una lettera aperta chiede la chiusura dell’Osservatore Romano, “politicamente compromesso”.
21 marzo: terza occupazione della Cattolica. Sgombero e chiusura dell’università a tempo indeterminato.
22 marzo: comincia la “Quaresima rossa” di padre Jean Cardonnel a Parigi.
23-24 marzo: la rivista cattolica Témoignage Chrétien organizza in Francia un colloquio su “cristianesimo e rivoluzione”.
23 marzo: l’arcivescovo di Milano Giovanni Colombo scrive una lettera di condanna dei metodi della contestazione studentesca.
25 marzo: “battaglia di Largo Gemelli” alla Cattolica di Milano: migliaia di studenti tentano di riaprire l’Università, ma sono respinti con la forza dalla polizia, alla quale rispondono col lancio di cubetti di porfido; sessanta studenti arrestati.
26 marzo: lo studente cattolico Paolo Sorbi interrompe il predicatore in una chiesa di Trento e con altri giovani dà inizio ai “controquaresimali” sul sagrato del Duomo.
Alle 22 cinque assistenti e otto studenti della Cattolica cominciano uno sciopero della fame sotto una tenda davanti all’ingresso dell’università.
31 marzo: in tutte le chiese d’Italia si celebra la “giornata” dell’Università Cattolica, contro la quale vengono organizzati volantinaggi e contestazioni in varie località. Paolo VI all’Angelus da piazza San Pietro stigmatizza le agitazioni alla Cattolica.
Marzo: a Montevideo trecento fra sacerdoti e laici firmano una dichiarazione favorevole alla violenza rivoluzionaria e inneggiano a Camillo Torres.
2 aprile: un centinaio di studenti cattolici dell’Università di Padova scrivono al Papa per contestare il suo giudizio sulla protesta giovanile.
4 aprile: alle 18, sulla terrazza di un hotel di Memphis, Martin Luther King viene ucciso da un killer.
7 aprile: l’obiettore di coscienza Fabrizio Fabbrini interrompe in chiesa un predicatore che ha pronunciato una frase antisemita al grido di “Buffone, razzista!”. Verrà denunciato, processato, prosciolto.
11 aprile: a Berlino attentato a Rudi Dutschke detto “il rosso”, leader della protesta studentesca in Germania e mito di molti contestatori cattolici italiani.
14 aprile: a Lecce gli studenti della Fuci e i giovani di un gruppo missionario, appoggiati dall’assistente ecclesiastico, occupano due volte la cappella dell’università per impedire che il vescovo vi celebri la messa pasquale.
16 aprile: quaranta gesuiti brasiliani, studenti in Europa, scrivono al preposito generale Pedro Arrupe per contestare le strutture della Compagnia.
19 aprile: padre Felicidade Alvez, parroco di una delle maggiori parrocchie di Lisbona, denuncia lo “stalinismo clericale” nella Chiesa. Verrà allontanato dalla parrocchia.
24 aprile: si dimettono in massa quarantotto alti dirigenti dell’Azione Cattolica Spagnola; ne restano in carica solo sette.
25 aprile: Paolo VI in San Pietro denuncia la sofferenza della Chiesa “per un turbine di idee e di fatti che sono secondo lo spirito buono”.
3 maggio: nel Quartiere Latino di Parigi comincia il Maggio francese.
7 maggio: grande manifestazione di piazza con scontri a Parigi.
10-11 maggio: scontri tra polizia e studenti sulle barricate di Parigi. L’arcivescovo Francois Marty lancia un appello radiofonico alla calma.
14 maggio: sciopero generale in Francia: un milione di studenti e lavoratori in piazza a Parigi.
19 maggio: elezioni politiche in Italia; diversi cattolici si schierano come indipendenti nelle liste del Pci. “Sciopero della messa” di alcuni gruppi del dissenso per protestare contro l’unità politica dei cattolici.
24 maggio: quarta e ultima occupazione della Cattolica, la più lunga. Gli studenti prendono possesso dell’Università, dove rimarrano per quindici giorni, insieme al rettore chiuso nel suo ufficio.
Sessantaquattro preti del XIX arrondissement parigino si pronunciano per la contestazione: “il Vangelo non è neutro”.
30 maggio: Charles De Grulle scioglie il parlamento; 600 mila francesi sfilano in suo appoggio a Parigi.
Maggio: i seminaristi francesi di Issy Les Molineaux impediscono ai professori di tenere i corsi per solidarietà con il Maggio Parigino.
2 giugno: “intercomunione di rue Vaugirard”: nel giorno di Pentecoste sessantuno tra cattolici e protestanti (compresi otto preti e sette pastori) celebrano un’eucarestia comune a Parigi. Deplorazione dell’arcivescovo Marty e del Papa.
Un gruppo di preti, seminaristi e laici protestanti tenta di impedire la messa in una chiesa del Quartiere Latino, chiedendo di sostituirla con un dibattito su “sonno liturgico e casta sacerdotale”.
6 giugno: alle 2 di notte muore il senatore Robert Kennedy, ferito il giorno prima a Los Angeles da un attentatore.
7-8 giugno: gli studenti della Cattolica assediano la sede del Corriere della Sera per impedirne l’uscita. Il sit-in si trasforma in un duro scontro con la polizia, con incendi di automobili e persone ferite. La stessa notte la Cattolica viene sgomberata e chiusa a tempo indeterminata.
9 giugno: il gruppo Bibbia e Rivoluzione tenta di impadronirsi del microfono in una chiesa di Parigi.
13-16 giugno: il Convegno nazionale di Gioventù aclista ad Assisi approva un documento sulla rivoluzione per cambiare “una struttura di potere” repressivo.
21 giugno: comunicato dei vescovi francesi: “Una grave scissione minaccia i cristiani”.
23 giugno: i gollisti stravincono le elezioni in francia.
24 giugno: Paolo VI condanna la “teologia delle rivoluzione”.
25 giugno: “marcia su Roma” di cinquantatré frati minori del Veneto e della Lombardia, per protestare contro la chiusura del convento progressista di San Bernardino a Verona.
28 giugno: annuncio ufficiale del ritrovamento della tomba di San Pietro nella Basilica Vaticana.
30 giugno: Paolo VI pronuncia in latino sul sagrato di San Pietro il “Credo” del popolo di Dio. “Digiuno del silenzio” di molti cristiani del dissenso.
Giugno: la rivista ufficiale dei gesuiti francesi esalta il ruolo della contestazione studentesca. Un gruppo di giovani distribuisce volantini in piazza San Pietro sulla “rivoluzione cattolico-maoista”. Esce in italiano il Dossier sul Catechismo Olandese, che raccoglie i documenti della querelle tra i vescovi d’Olanda e Roma.
4 luglio: si apre a Uppsala (Svezia) la IV Assemblea Generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Molte le proteste giovanili e i riti di intercomunione.
29 luglio: resa nota l’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI. Furibonde contestazioni.
Ventisei preti baschi occupano la curia di Bilbao per protestare contro il franchismo. Sgomberati dalla polizia.
31 luglio: Ezio Franceschini lascia il rettorato della Cattolica; al suo posto verrà scelto Giuseppe Lazzati.
Luglio: il teologo peruviano Gustavo Gutierrez usa per la prima volta in una conferenza il termine “teologia della liberazione”.
2 agosto: Franceschini viene colpito da trombosi celebrale.
6 agosto: nasce ufficialmente in Piemonte la comunità di Bose.
11 agosto: duecento giovani, sette preti e due suore occupano per qualche ora la cattedrale di Santiago del Cile protestando contro il viaggio di Paolo VI in Colombia.
21 agosto: le truppe del Patto di Varsavia invadono la Cecoslovacchia e occupano Praga, stroncando la “primavera” di Alexander Dubcek.
26 agosto: Paolo VI inaugura a Medellin (Colombia) la II Conferenza generale dell’episcopato latino-americano.
25-30 agosto: giovani protestanti contestano il Sinodo valdese di Torre Pellice.
Agosto: un movimento tradizionalista brasiliano raccoglie un milione di firme per chiedere al Papa di reagire alle “infiltrazioni comuniste” nel clero.
4-8 settembre: a Essen il Katholikentag dei cattolici tedeschi si pronuncia contro l’Humanae Vitae, dichiarando di non potervi ubbidire.
14 settembre: una trentina di esponenti del gruppo I Protagonisti occupano per quattro ore la cattedrale di Parma. Solidarietà dagli studenti contestatori e dal mondo del dissenso.
18 settembre: Paolo VI condanna l’occupazione di Parma.
21 settembre: la contestazione giovanile interrompe i lavori della 39° Settimana sociale dei cattolici italiani a Catania.
22 settembre: la comunità dell’Isolotto di Firenze scrive una lettera di solidarietà agli occupanti di Parma; è l’episodio che scatena il caso Isolotto.
26-28 settembre: tre vescovi e una settantina tra preti, suore e laici riuniti a Marianhill (USA) votano per l’abolizione del celibato ecclesiastico.
29 settembre: assemblea dei cattolici gruppi di lavoro politico dell’ex dc Corrado Corghi per fondare una “nuova sinistra”.
30 settembre: il cardinale Florit invia a don Mazzi un ultimatum: o ritirare la lettera su Parma o dimettersi.
2 ottobre: la polizia carica gli studenti che manifestano a Città del Messico: trenta morti e centotrenta feriti; pochi giorni dopo nella città centroamericana cominciano le Olimpiadi.
Duecento studenti occupano la chiesa di San Ferdinando annessa all’Università Bocconi di Milano per protestare contro l’allontanamento di cinque francescani; l’occupazione dura quindici giorni e viene interrotta dalla polizia.
14 ottobre: in un discorso ai cardinali Paolo VI si esprime contro gli esperimenti liturgici nelle chiese.
15 ottobre: una commissione pontificia pubblica le modifiche richieste al catechismo olandese.
17 ottobre: l’Isolotto rende pubblico l’ultimatum del cardinale Florit a don Mazzi. Il caso Isolotto esplode sulla stampa.
26 ottobre: sono cinquemila le firme di solidarietà con l’Isolotto.
28-30 ottobre: i vescovi e trecento preti olandesi chiedono il permesso di esercitare il ministero per gli ex sacerdoti e l’ordinazione di uomini sposati.
31 ottobre: l’assemblea dell’Isolotto (4 mila persone) respinge l’ultimatum di Florit e invita il cardinale a recarsi da loro a discutere.
Autunno: un anonimo gruppo di teologi italiani fa circolare un lungo ciclostilato che inneggia alla contestazione globale nelle Chiesa.
1 Novembre: don Zeno Saltini, fondatore di Nomadelfia, invia una lettera aperta all’Isolotto chiedendo di obbedire al vescovo.
1-4 novembre: grande riunione a Rimini dei gruppi spontanei italiani.
3 novembre: duecento sacerdoti francesi chiedono la “declericalizzazione” del sacerdozio.
4 novembre: sessantatré preti baschi occupano il seminario di Bilbao e lo tengono fino al 28 novembre; il vescovo li sospende a divinis.
6 novembre: Richard Nixon è eletto presidente degli Stati Uniti.
Centootto sacerdoti fiorentini scrivono al cardinale Florit per mediare sullo scontro con don Mazzi.
9 novembre: il Consiglio pastorale della diocesi di Ivrea, il primo d’Italia, si pronuncia contro la partecipazione azionaria del Vaticano alla Lancia.
10 novembre: meeting di 5 mila cattolici a Washington per protestare contro le punizioni ai sacerdoti dissenzienti.
12 novembre: centotrenta preti assediano i vescovi Usa per chiedere la soppressione delle sanzioni ai confratelli critici sull’Humanae vitae.
27 novembre: esce il “catechismo dell’Isolotto”.
29 novembre: il cardinale Florit vieta l’adozione del catechismo dell’Isolotto.
Novembre: nasce alla Cattolica l’Assemblea di contestazione ecclesiale, una sorta di coordinamento dei cattolici progressisti milanesi.
2 dicembre: l’arcivescovo di Firenze riceve una delegazione dell’Isolotto e invita inutilmente Mazzi a dimettersi.
4 dicembre: nasce a Milano Avvenire, quotidiano cattolico nazionale.
L’abate benedettino di Michealsberg (Germani) si dimette e chiede la riduzione allo stato laicale per protesta contro i “metodi autoritari” del Vaticano; si sposerà in aprile.
Decreto di rimozione di don Mazzi da parroco.
5 dicembre: un corteo di duemila persone muove dall’Isolotto verso l’arcivescovado per protestare contro la rimozione di don Mazzi,
6 dicembre: sciopero scolastico dei bambini dell’Isolotto e corteo di mamme e maestre fino alla Curia fiorentina.
“Lettera dei Settecento”. 774 preti e laici francesi scrivono a Paolo VI per contestare le posizioni della gerarchia: “Se Cristo vedesse…”.
7 dicembre: a Trento gli studenti aprono un’assemblea permanente di preghiera sul caso Isolotto.
Mario Capanna comanda il lancio di uova sui partecipanti alla “prima” della Scala a Milano.
8 dicembre: grande marcia pro Isolotto (e per le dimissioni del cardinale Florit) nel centro di Firenze.
11 dicembre: manifestazione pro Isolotto in piazza San Pietro a Roma.
15 dicembre: un vescovo e quarantanove preti colombiani si dichiarano pubblicamente per la rivoluzione e la società socialista.
17 dicembre: diciassette noti intellettuali cattolici francesi (Mauriac, Guitton, Marcel…) replicano alla lettera dei Settecento con una missiva di fedeltà a Paolo VI.
20 dicembre: Paolo VI scrive una lettera a don Mazzi chiedendogli di riprendere il dialogo con Florit. Una delegazione dell’Isolotto si reca in Vaticano.
22 dicembre: all’Isolotto due preti inviati dal vescovo celebrano messa davanti a cinquanta fedeli, mentre la comunità dell’Isolotto (duemila persone) prega in piazza.
23 dicembre: il teologo d’avanguardia don José Maria Gonzalez Ruiz parla all’Isolotto: “Se la Chiesa non si fa merda, è una merda di Chiesa”.
24 dicembre: Paolo VI celebra la messa di Natale nelle acciaierie dell’Italsider a Taranto; proteste di giovani contestatori.
25 dicembre: contestata la messa natalizia del cardinale Colombo a Milano.
In molte chiese della penisola sono allestiti i “presepi della contestazione”. In Vandea i cappellani scolastici distribuiscono ai giovani un “Messaggio di Natale” che proclama la “morte di Dio”.
27-31 dicembre: ad Assisi si tiene il Convegno della Pro Civitate Christiana su “la violenza dei cristiani”; molte le voci a favore.


1969

1 gennaio: un gruppo di dimostranti occupa la navata della basilica di San Pietro recitando il Padre nostro, leggendo il Vangelo e distribuendo volantini dell’Isolotto.
3 gennaio: un centinaio di aderenti al Movimento San Camillo di Genova occupa la chiesa per una discussione.
5 gennaio: la comunità dell’Isolotto impedisce la celebrazione della messa al delegato della Curia. Nuova assemblea con duemila persone. Cinque sacerdoti e altre quattro persone sono denunciati per “turbamento di funzioni religiose”.
5-8 gennaio: terza sessione del Concilio pastorale olandese, con forti contestazioni a Roma.
11-12 gennaio: nasce presso Parigi il primo gruppo di “preti solidali” Echanges et dialogue, presto imitato in tutta Europa.
16 gennaio: lo studente Jan Palaci si brucia vivo a Praga per protestare contro l’occupazione sovietica.
20 gennaio: un sedicente “Comitato di azione per la rivoluzione” interrompe una cerimonia ecumenica nella cattedrale ortodossa di Parigi.
24 gennaio: nove sacerdoti di Casale Monferrato pubblicano una dichiarazione sulla crisi del prete e chiedono la fine del celibato.
26 gennaio: cominciano all’Isolotto i raduni di preghiera in piazza.
A Bologna incontro dei gruppi del dissenso cattolico; si decide di stampare un bollettino di coordinamento.
2 febbraio: contestazione di giovani cattolici contro il cardinale Giovanni Colombo a Milano.
5 febbraio: a Torino il cardinale Michele Pellegrino celebra nella Comunità del Vandalico; segue un lungo dibattito con il gruppo del dissenso, ma senza un avvicinamento delle posizioni.
11 febbraio: proteste anti-concordatarie in varie parti d’Italia. A Genova duecento appartenenti al Movimento San Camillo sono espulsi da una chiesa, a Milano i manifestanti sostano davanti all’arcivesovado.
12 febbraio: i vescovi d’Olanda chiedono al Papa di riesaminare il problema del celibato ecclesiastico.
13 febbraio: resa nota la lettera del preposito generale dei gesuiti padre Arrupe ai confratelli olandesi; si deplorano casi di “piccolo scisma” e si vieta di dir messa a un ex religioso “fidanzato”.
15 febbraio: si costituisce la “assemblea ecclesiale romana” tra i gruppi del dissenso della capitale.
16 febbraio: cento laici e due suore “occupano” il Duomo di Milano leggendo brani di Vangelo e preghiere.
22 febbraio: un centinaio di giovani cattolici occupano una chiesa di Bordeaux.
Il vescovo di Aosta dedica la sua lettera pastorale di Quaresima alla contestazione giovanile; lo stesso fanno anche altri vescovi italiani.
 
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