Relazione di Minoranza PLI

04. L'ipotesi che l'onorevole Moro abbia ricevuto minacce o avvertimenti

Nei mesi precedenti il rapimento

Documento aggiornato al 15/04/2005
questa l'ipotesi su cui si sono accentrate le maggiori strumentalizzazioni politiche. Chi vi ha fatto ricorso parte dalla tesi che le BR con il sequestro dell'onorevole Moro intendevano colpire soprattutto il progetto politico del presidente della DC, che era quello di coinvolgere "tutte le grandi componenti democratiche nella direzione del paese." Ma un conto è che le BR individuassero nel progetto Moro un momento "d'importanza decisiva per le centrali imperialiste", e quindi si proponessero di distruggere gli uomini che costituivano il punto di forza del nuovo schieramento, altro è che dietro questa reazione delle stesse BR potesse esserci una volontà politica esterna.
Su questa ipotesi si sono costruite addirittura storie di fantapolitica che non hanno trovato alcun riscontro in testimonianze autorevoli e di grande credito.
Andreotti, Zaccagnini e Cossiga hanno testimoniato di non aver mai saputo da Moro né da altri che egli fosse stato oggetto di minacce, né mai egli manifestò timori personali.
Il dottor Rana, collaboratore di Moro, ha escluso che da ambienti internazionali siano mai giunti avvertimenti perché il presidente della DC abbandonasse la sua linea politica di mediazione col PCI. Lo stesso dottor Rana, è vero, dice che Moro espresse qualche preoccupazione per la sua famiglia quando venne rapito a Napoli il figlio dell'onorevole De Martino. E' la tesi sostenuta anche dal dottor Freato, che durante la sua deposizione qualificò Moro come persona apprensiva, e dell'avvocato Manzari, ex capo di Gabinetto dello stesso Moro.
Il fratello di Moro il giudice Carlo Alfredo, ha dichiarato che mai il congiunto gli fece cenno di minacce ricevute.
Il figlio Giovanni, al contrario, ha affermato che all'inizio del 1978 il padre espresse il timore che le grandi potenze potevano avere interesse ad arrestare il processo di unificazione delle forze politiche popolari di cui egli era il propugnatore. Ciò, sostenne il figlio, avvenne in occasione di un attentato delle BR.
C'è poi l'episodio, sui cui tanto si è soffermata la stampa, dell'incontro Kissinger-Moro negli Stati Uniti. La signora Moro, i figli Giovanni e Agnese e il dottor Guerzoni, capo ufficio stampa di Moro, hanno dichiarato che effettivamente l'allora ministro degli esteri ricevette in quel viaggio (dal 24 al 28 settembre 1974) minacce o avvertimenti durante un ricevimento ufficiale.
L'episodio, con relativo malore del protagonista, è troppo noto perché ci si soffermi qui a descriverlo. Ma è sintomatico che il figlio Giovanni sia incorso in un errore di data, che la figlia Agnese non abbia saputo dire in quale dei viaggi l'episodio si sia verificato, e che il dottor Guerzoni abbia affermato di aver ricevuto l'informazione dal maresciallo Leonardi, il capo della scorta ucciso in via Fani.
Perentori, su quest'episodio, sono stati l'interprete ufficiale del Ministero degli esteri, la signora Carla Lonigro, che accompagnava Moro all'estero, e il medico personale e amico dello statista, il professor Mario Giacovazzo. La signora Lonigro ha dichiarato di non aver mai notato un'atmosfera di tensione tra Moro e Kissinger. Il professor Giacovazzo ha smentito che il malore da cui fu colto Moro nella chiesa di S. Patrick a New York fosse diplomatico e conseguente al dissidio con Kissinger. Si trattò di malore autentico, di cui del resto Moro ogni tanto soffriva. Il professor Giacovazzo, amico oltre che medico curante di Moro, ha chiaramente lasciato intendere che se lo statista fosse stato oggetto di minacce o avvertimenti certamente egli ne sarebbe venuto a conoscenza.
Sono, dunque, senza obiettivi riscontri certe ipotesi avanzate su presunte minacce internazionali e segnatamente provenienti da ambienti statunitensi.
Recentemente l'ex ambasciatore Roberto Gaja, in uno scritto pubblicato sul quotidiano Il Tempo di Roma il 26 giugno 1983, reca una testimonianza contro la cosiddetta "pista americana". "Vorrei ricordare - egli scrive - i colloqui che ebbero luogo a Roma nel giugno del 1975, in occasione della visita di Ford e di Kissinger, e quelli che si svolsero nel 1976 in margine al vertice di Portorico. Furono, queste, due altre occasioni in cui Moro e Kissinger si incontrarono e discussero problemi di attualità. Se ci fosse stato effettivamente uno scontro fra i due statisti nel 1974, sarebbe certo stato possibile rilevarne traccia nel corso degli incontri successivi."
Dopo alcune altre considerazioni, Roberto Gaia annota ancora: "Si dovrebbe quindi concludere che l'episodio di Washington del settembre 1974 è, in base alle circostanze, inverosimile... Da ultimo, credo che varrebbe la pena di notare che, in tutti questi anni, che hanno permesso di approfondire le indagini circa l'attività e l'ispirazione delle Brigate Rosse e dei movimenti ad esse collegati, nessun elemento è emerso che possa far pensare a contatti con enti americani. Sono emersi invece contatti delle Brigate Rosse a fini addestrativi ed operativi, con servizi ed organizzazioni di ben altra collocazione geografica e politica."
E su questo punto si può finire qui. L'inconsistenza di certe ipotesi è più che palese.
 
Cos'� Archivio900?
�Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realt� � una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere)�... [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Dossier
Finestre sul '900 italiano
Biblioteca
• Emeroteca
• Mediateca
Indice dei nomi
Indice delle sigle
Elenco delle fonti
Notizie dalla storia
• Cronologia '900
Citazioni
• Parole chiave '900
Directory degli articoli
News
Download area
Link
Collabora con noi
Notizie dalla storia
Notizie dalla storia
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0