Una vita in Prima Linea
Edito da Rizzoli, 2006
393 pagine, € 18,50
ISBN 8817011770
di Sergio Segio
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Comandante Sirio. Il suo mito: Simon Wiesenthal. Sergio Segio inizia la sua militanza politica in Lotta Continua nei primi anni Settanta, fuori dalle fabbriche di Sesto S. Giovanni, la "Stalingrado d'Italia". Come molti giovani, perde presto la fiducia in una sinistra parlamentare che ritiene imbelle e collusa con i poteri forti. E si volge alla lotta armata. Nel 1974 è tra i fondatori del percorso che, due anni dopo, assumerà la sigla di Prima Linea, destinata a diventare una delle principali organizzazioni terroristiche italiane, a cui aderirà anche Marco Donat Cattin, figlio di un esponente di spicco della Democrazia Cristiana. Segio sostiene l'ultimo esame di filosofia alla Statale mentre è già attivamente ricercato. Non abbandona le armi nemmeno quando il gruppo si scioglie, ma si vota alla "liberazione di compagni e compagne" detenuti. Viene arrestato a Milano, il 15 gennaio 1983: stava preparando un assalto al carcere speciale di Fossombrone. Sarà l'ultimo militante di Prima Linea a uscire dopo aver espiato 22 anni di pena. Accanto alla sua vicenda personale compaiono eventi come l'omicidio Calabresi, il sequestro Moro. la strage di Piazza Fontana. La testimonianza di Sergio Segio rivive la stagione del terrorismo dal banco degli imputati, riconoscendo errori e responsabilità, senza ipocrisie né giustificazioni.
Comandante Sirio. Il suo mito: Simon Wiesenthal. Sergio Segio inizia la sua militanza politica in Lotta Continua nei primi anni Settanta, fuori dalle fabbriche di Sesto S. Giovanni, la "Stalingrado d'Italia". Come molti giovani, perde presto la fiducia in una sinistra parlamentare che ritiene imbelle e collusa con i poteri forti. E si volge alla lotta armata. Nel 1974 è tra i fondatori del percorso che, due anni dopo, assumerà la sigla di Prima Linea, destinata a diventare una delle principali organizzazioni terroristiche italiane, a cui aderirà anche Marco Donat Cattin, figlio di un esponente di spicco della Democrazia Cristiana. Segio sostiene l'ultimo esame di filosofia alla Statale mentre è già attivamente ricercato. Non abbandona le armi nemmeno quando il gruppo si scioglie, ma si vota alla "liberazione di compagni e compagne" detenuti. Viene arrestato a Milano, il 15 gennaio 1983: stava preparando un assalto al carcere speciale di Fossombrone. Sarà l'ultimo militante di Prima Linea a uscire dopo aver espiato 22 anni di pena. Accanto alla sua vicenda personale compaiono eventi come l'omicidio Calabresi, il sequestro Moro. la strage di Piazza Fontana. La testimonianza di Sergio Segio rivive la stagione del terrorismo dal banco degli imputati, riconoscendo errori e responsabilità, senza ipocrisie né giustificazioni.
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