Per il bene comune. Poteri pubblici ed economia nel pensiero di Giorgio La Pira
Edito da Polistampa, 2009
264 pagine, € 16,00
ISBN 9788859605409
di Letizia Pagliai
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
In un quadro di economia globalizzata e di libero mercato diffuso, le contromisure prese per contrastare la più recente crisi del sistema economico-finanziario mondiale sono ben diverse, e non solo per ordine di grandezza e per ritmi di rapidità, da quelle - legate all'ortodossia delle concezioni liberali - cui si ricorse per il crac del '29. Da allora, per arginare i ricorrenti periodi di crisi, dovuti ai medesimi meccanismi di speculazione, e nelle seguenti fasi di instabilità e recessione, quasi tutti i Paesi hanno adottato un maggior ricorso ai contributi pubblici. L'intervento dello Stato in economia fu il tema centrale di una controversia fra cattolici alla metà degli anni Cinquanta: da una parte La Pira, importante testimone del mondo cattolico, dall'altra Sturzo, fondatore e segretario del Partito popolare.
In un quadro di economia globalizzata e di libero mercato diffuso, le contromisure prese per contrastare la più recente crisi del sistema economico-finanziario mondiale sono ben diverse, e non solo per ordine di grandezza e per ritmi di rapidità, da quelle - legate all'ortodossia delle concezioni liberali - cui si ricorse per il crac del '29. Da allora, per arginare i ricorrenti periodi di crisi, dovuti ai medesimi meccanismi di speculazione, e nelle seguenti fasi di instabilità e recessione, quasi tutti i Paesi hanno adottato un maggior ricorso ai contributi pubblici. L'intervento dello Stato in economia fu il tema centrale di una controversia fra cattolici alla metà degli anni Cinquanta: da una parte La Pira, importante testimone del mondo cattolico, dall'altra Sturzo, fondatore e segretario del Partito popolare.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Daniele Protti su L'Europeo del 06/06/2006
L'ultimo numero de L'Europeo è dedicato alle stragi impunite
Gli impuniti. Perchè le tragedie italiane restano senza colpevole
Vajont, Cermis, Porto Marghera, Moby Prince, Ustica, Stazione di Bologna, Portella della Ginestra, Seveso
Gli impuniti. Perchè le tragedie italiane restano senza colpevole
Vajont, Cermis, Porto Marghera, Moby Prince, Ustica, Stazione di Bologna, Portella della Ginestra, Seveso
di Roberto Bortone su mondoacolori.org del 31/03/2006
di Marina Rossi su Pagine70 del 03/01/2005
News in archivio
Un premio contro la violenza in memoria della strage del Circeo
Per educare i giovani al rispetto della donna
Per educare i giovani al rispetto della donna
su La Repubblica del 05/09/2006
su Corriere della Sera del 07/06/2006
su La Repubblica del 22/11/2005
In biblioteca
di Roberto Pertici
Il Mulino, 2009
Il Mulino, 2009