L’uomo che non c’è
Edito da Aliberti Editore, 2008
154 pagine, € 14,00
ISBN 8874242481
di Claudio Sabelli Fioretti
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
«È vero, io facevo cose un po’ strambe. Ma perché le facevo? Per farmi ascoltare dovevo fare follie, dovevo dire cose che avevano la forma della follia. Dopo che hanno ucciso Moro mi vennero i capelli bianchi. Mi svegliavo di notte urlando che ero stato io a ucciderlo. Il che era “fattualmente” vero».
Che cosa succede se due outsiders, due intelletti geniali e incontrollabili, due eretici senza vergogna nei loro rispettivi campi – la politica e il giornalismo – si incontrano? Che sorta di dialogo serrato, senza censure, politicamente al di là di ogni categoria potrà mai venire fuori? Leggete questo libro e lo saprete. Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica nonché re dei picconatori, il politico più eterodosso della storia repubblicana, incontra Claudio Sabelli Fioretti, il re degli investigatori, quello che ha fatto del genere giornalistico più classico una vera e propria arte, mescolando critica e ironia, trash e sublime. Ne esce un dialogo più che mai originale, spiazzante letteralmente ubriacante. Sotto il tritacarne Cossiga-Sabelli passano ottant’anni di vita privata e un buon mezzo secolo di storia. L’infanzia in Sardegna; il rapporto con il cugino Enrico Berlinguer; la vicenda Gladio e il golpe De Lorenzo; Licio Gelli e piduismi vari; le Brigate Rosse e il caso Moro; Tangentopoli; una DC vista “dietro le quinte”; Berlusconi e le sue donne… Le picconate, naturalmente, sono tante e in tutte le direzioni. Ma ci sono anche colpi di fioretto; e analisi, interpretazioni. Intuizioni fulminanti. E un’ironia a tratti feroce, spesso cinica, quasi sempre amara. BIOGRAFIA: CLAUDIO SABELLI FIORETTI è stato direttore di «ABC», «Panorama Mese», «Sette», «Cuore», «Gente Viaggi»; redattore capo di «Panorama», inviato di «Europeo» e «Il Secolo XIX» e caposervizio di «La Repubblica» e «Tempo illustrato». Attualmente è editorialista per «Io Donna». È direttore della collana “CSF” di Aliberti editore, per cui ha pubblicato La mia vita è come un blog (2007) e GAY, molto modi per dire ti amo (2007). FRANCESCO COSSIGA, settantanove anni, è stato l’ottavo presidente della Repubblica, dal 19985 al 1992, e da allora è senatore a vita. È stato ministro dell’Interno nel governo Andreotti III dal 1976 a 1978, quando si dimise in seguito al rapimento di Aldo Moro. Dal 1979 al 1980 fu presidente del Consiglio e fu presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985, quando lasciò l’incarico perché fu eletto al Quirinale.
«È vero, io facevo cose un po’ strambe. Ma perché le facevo? Per farmi ascoltare dovevo fare follie, dovevo dire cose che avevano la forma della follia. Dopo che hanno ucciso Moro mi vennero i capelli bianchi. Mi svegliavo di notte urlando che ero stato io a ucciderlo. Il che era “fattualmente” vero».
Che cosa succede se due outsiders, due intelletti geniali e incontrollabili, due eretici senza vergogna nei loro rispettivi campi – la politica e il giornalismo – si incontrano? Che sorta di dialogo serrato, senza censure, politicamente al di là di ogni categoria potrà mai venire fuori? Leggete questo libro e lo saprete. Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica nonché re dei picconatori, il politico più eterodosso della storia repubblicana, incontra Claudio Sabelli Fioretti, il re degli investigatori, quello che ha fatto del genere giornalistico più classico una vera e propria arte, mescolando critica e ironia, trash e sublime. Ne esce un dialogo più che mai originale, spiazzante letteralmente ubriacante. Sotto il tritacarne Cossiga-Sabelli passano ottant’anni di vita privata e un buon mezzo secolo di storia. L’infanzia in Sardegna; il rapporto con il cugino Enrico Berlinguer; la vicenda Gladio e il golpe De Lorenzo; Licio Gelli e piduismi vari; le Brigate Rosse e il caso Moro; Tangentopoli; una DC vista “dietro le quinte”; Berlusconi e le sue donne… Le picconate, naturalmente, sono tante e in tutte le direzioni. Ma ci sono anche colpi di fioretto; e analisi, interpretazioni. Intuizioni fulminanti. E un’ironia a tratti feroce, spesso cinica, quasi sempre amara. BIOGRAFIA: CLAUDIO SABELLI FIORETTI è stato direttore di «ABC», «Panorama Mese», «Sette», «Cuore», «Gente Viaggi»; redattore capo di «Panorama», inviato di «Europeo» e «Il Secolo XIX» e caposervizio di «La Repubblica» e «Tempo illustrato». Attualmente è editorialista per «Io Donna». È direttore della collana “CSF” di Aliberti editore, per cui ha pubblicato La mia vita è come un blog (2007) e GAY, molto modi per dire ti amo (2007). FRANCESCO COSSIGA, settantanove anni, è stato l’ottavo presidente della Repubblica, dal 19985 al 1992, e da allora è senatore a vita. È stato ministro dell’Interno nel governo Andreotti III dal 1976 a 1978, quando si dimise in seguito al rapimento di Aldo Moro. Dal 1979 al 1980 fu presidente del Consiglio e fu presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985, quando lasciò l’incarico perché fu eletto al Quirinale.
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