I tre imperi. Nuovi equilibri globali nel XXI secolo
Edito da Fazi, 2009
609 pagine, € 22,50
ISBN 9788881124299
di Parag Khanna
Quarta di copertina
Nessuna teoria è riuscita a spiegare finora le complesse dinamiche che stanno regolando la politica internazionale in questo inizio di XXI secolo. Ma Parag Khanna - giovane esperto di geopolitica, incluso dalla rivista americana "Esquire" tra le settantacinque persone più influenti dellaTerra - avanza un'ipotesi originale per spiegare i nuovi equilibri globali. Finita ormai la fase di massima espansione dell'impero americano, Cina, USA e Unione Europea sono da tempo impegnati in una lotta senza quartiere per imporre il proprio modello di sviluppo e il proprio stile di vita nel cosiddetto "Secondo Mondo": regioni strategiche nell'Europa dell'Est, in Asia centrale. America Latina, Medio ed Estremo Oriente. È proprio in questi Stati, perennemente in bilico fra il tentativo di emergere e la paura di sprofondare nuovamente in una realtà da Terzo Mondo, che si consuma la sfida tra le tre superpotenze. Controllare le risorse energetiche e naturali e i governi locali di tali nazioni, infatti, si rivelerà sempre più decisivo nel corso dei prossimi anni. Un obiettivo ben chiaro soprattutto agli Stati Uniti, che corrono il rischio non solo di perdere la propria supremazia a livello globale, ma di diventare, nel giro di qualche decennio, essi stessi un paese del Secondo Mondo.
Nessuna teoria è riuscita a spiegare finora le complesse dinamiche che stanno regolando la politica internazionale in questo inizio di XXI secolo. Ma Parag Khanna - giovane esperto di geopolitica, incluso dalla rivista americana "Esquire" tra le settantacinque persone più influenti dellaTerra - avanza un'ipotesi originale per spiegare i nuovi equilibri globali. Finita ormai la fase di massima espansione dell'impero americano, Cina, USA e Unione Europea sono da tempo impegnati in una lotta senza quartiere per imporre il proprio modello di sviluppo e il proprio stile di vita nel cosiddetto "Secondo Mondo": regioni strategiche nell'Europa dell'Est, in Asia centrale. America Latina, Medio ed Estremo Oriente. È proprio in questi Stati, perennemente in bilico fra il tentativo di emergere e la paura di sprofondare nuovamente in una realtà da Terzo Mondo, che si consuma la sfida tra le tre superpotenze. Controllare le risorse energetiche e naturali e i governi locali di tali nazioni, infatti, si rivelerà sempre più decisivo nel corso dei prossimi anni. Un obiettivo ben chiaro soprattutto agli Stati Uniti, che corrono il rischio non solo di perdere la propria supremazia a livello globale, ma di diventare, nel giro di qualche decennio, essi stessi un paese del Secondo Mondo.
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