Dalle oligarchie alla democrazia partecipata. La dialettica diritti civili-diritti sociali
Edito da Sellerio Editore Palermo, 2009
343 pagine, € 20,00
ISBN 9788838923647
di Piero Di Giorgi
Quarta di copertina
Questo libro discute le tematiche della globalizzazione, della crisi della politica e della democrazia in un ottica sistemica, facendo interagire discipline diverse. L'autore si sofferma sul tema della democrazia partecipativa. La storia è stata finora una storia di élites. Oggi di fronte alla crisi della rappresentanza occorre lavorare per cercare di costruire un'esperienza inedita eli democrazia dal basso. La ideologia liberista sta mostrando, nelle dimensioni attuali della crisi finanziaria, la fragilità della sua mitologia. Per questa e per altre ragioni ci troviamo di fronte al rischio di una catastrofe ambientale e antropologica. Le decisioni sono prese da oligarchie formate da qualche centinaio di persone, le cui scelte agiscono sulla qualità della vita di miliardi di persone. La globalizzazione neoliberista non è soltanto nemica delle classi più deboli, mette addirittura a rischio la stessa vita dell'umanità. Serve un grande sforzo per creare un'economia alternativa che privilegi i beni comuni e garantisca i diritti umani fondamentali; e una teoria sociale, che realizzi una nuova sintesi tra persona e comunità, tra diritti civili e sociali, tra democrazia politica ed economica. La crisi che minaccia la democrazia è soprattutto la sfiducia e l'indifferenza delle persone. Dobbiamo pertanto riscoprire il legame sociale che tiene insieme gli uomini.
Questo libro discute le tematiche della globalizzazione, della crisi della politica e della democrazia in un ottica sistemica, facendo interagire discipline diverse. L'autore si sofferma sul tema della democrazia partecipativa. La storia è stata finora una storia di élites. Oggi di fronte alla crisi della rappresentanza occorre lavorare per cercare di costruire un'esperienza inedita eli democrazia dal basso. La ideologia liberista sta mostrando, nelle dimensioni attuali della crisi finanziaria, la fragilità della sua mitologia. Per questa e per altre ragioni ci troviamo di fronte al rischio di una catastrofe ambientale e antropologica. Le decisioni sono prese da oligarchie formate da qualche centinaio di persone, le cui scelte agiscono sulla qualità della vita di miliardi di persone. La globalizzazione neoliberista non è soltanto nemica delle classi più deboli, mette addirittura a rischio la stessa vita dell'umanità. Serve un grande sforzo per creare un'economia alternativa che privilegi i beni comuni e garantisca i diritti umani fondamentali; e una teoria sociale, che realizzi una nuova sintesi tra persona e comunità, tra diritti civili e sociali, tra democrazia politica ed economica. La crisi che minaccia la democrazia è soprattutto la sfiducia e l'indifferenza delle persone. Dobbiamo pertanto riscoprire il legame sociale che tiene insieme gli uomini.
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