Tanta solidarietà dal mondo della politica a don Luigi Merola, il parroco di Forcella aggredito negli scorsi giorni a Marano (Na) in occasione di una manifestazione per la legalità.
"Non dobbiamo lasciarlo da solo - ha commentato ieri Sergio D'Antoni, deputato dell'Unione eletto in Parlamento proprio in quella zona - Don Luigi Merola è il simbolo di una Napoli che non vuole arrendersi e che si batte ogni giorno contro il degrado dei quartieri popolari di questa città".

Al parroco è poi arrivato il "forte abbraccio" del Governatore della Campania Antonio Bassolino, che lo ha definito simbolo "importante della lotta contro la criminalità organizzata".
"Episodi come quelli di Marano ci convincono della necessità di alzare ancora di più la guardia contro la criminalità, che si nutre sempre di più di una certa sottocultura dilagante fatta di illegalità e disprezzo di qualsivoglia senso civico - ha affermato Fabio Santoro, segretario regionale della Sinistra giovanile Campania - siamo stati e saremo al fianco di don Luigi Merola in ogni sua iniziativa di lotta alla camorra e alle mafie che mortificano le nostre terre".

Il parroco ha inoltre ricevuto una telefonata dal ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, il quale gli ha prima espresso "affetto e solidarietà" per poi auspicare "l'impegno delle istituzioni centrali nella lotta senza quartiere contro qualsiasi forma di criminalità".