Rispondendo a un rapporto dell'Onu che accusava Etiopia, Eritrea e Yemen di aver violato l'embargo sulle armi alla Somalia, le autorità del Paese arabo hanno ammesso di averne inviate all'inizio dell'anno. Il governo yemenita, si legge in una dichiarazione ufficiale riportata dalla stampa locale, "ha fornito armi personali al governo legittimo della Somalia a sostegno delle forze di polizia, che sono state preparate ed equipaggiate in appoggio al governo di transizione per garantire sicurezza e stabilità nel Paese".
Le istituzioni 'ad interim' della Somalia sono le prime dopo i 14 anni di anarchia seguiti alla fuga del dittatore Siad Barre nel 1991. L'anno successivo venne introdotto dall'Onu un embargo sulle armi che è stato sistematicamente violato; in tutti questi anni i 'signori della guerra' hanno continuato a combattersi grazie a traffici di materiale bellico, mantenendo il controllo del Paese. Da poche settimane il governo transitorio eletto l'anno scorso si è installato a Johwar, una cittadina a circa 90 chilometri da Mogadiscio, ma controllo soltanto una piccolissima porzione di territorio.