Da La Repubblica del 18/12/2006
La donna, braccio destro di Mario Moretti, condannata diversi ergastoli. Quasi tutti i parenti delle vittime si erano detti contrari alla scarcerazione
Br, libertà condizionata alla Balzerani partecipò al commando che sequestrò Moro
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ROMA - Il tribunale di sorveglianza di Roma ha concesso la libertà condizionata per cinque anni a Barbara Balzerani, brigatista coinvolta nel sequestro e nell'omicidio di Aldo Moro. Lo ha reso noto il suo legale, l'avvocato Michele Leonardi. Finora l'ex terrorista, condannata a diversi ergastoli, godeva del regime di semilibertà: in pratica, un permesso per poter lasciare il carcere per diverse ore del giorno, con l'obbligo di rientrare la sera.
Balzerani, 57 anni, braccio destro del leader delle Br Mario Moretti, è stata una delle prime militanti dell'organizzazione ad aderire alla lotta armata. E una delle ultime a essere arrestata, il 19 giugno del 1985. C'era anche lei, nel commando che a via Fani prese in ostaggio l'allora presidente della Dc, massacrando la scorta. Anche se, in quell'occasione, ebbe solo il ruolo di bloccare il traffico, non quello di sparare.
La donna, oltre che per il suo coinvolgimento in tutte le fasi del sequestro Moro, è stata condannata - sempre per concorso morale - ad altri tre ergastoli, per l'uccisione di quattro carabinieri e ferimento di un maggiore dell'esesrcito.
Finora è stata detenuta nel carcere di Rebibbia, a Roma. Nei giorni scorsi, la sua richiesta di libertà condizionata aveva provocato polemiche tra i parenti delle "sue" vittime: solo Maria Fida Moro si era espressa a favore di un provvedimento di clemenza.
Adesso, secondo quanto riferito dal suo legale, Balzerani sarà sottoposta alla libertà vigilata, con l'obbligo di alcune prescrizioni. Tra queste, quella di non lasciare il Comune di residenza (Roma) e di pernottare nel proprio domicilio.
Balzerani, 57 anni, braccio destro del leader delle Br Mario Moretti, è stata una delle prime militanti dell'organizzazione ad aderire alla lotta armata. E una delle ultime a essere arrestata, il 19 giugno del 1985. C'era anche lei, nel commando che a via Fani prese in ostaggio l'allora presidente della Dc, massacrando la scorta. Anche se, in quell'occasione, ebbe solo il ruolo di bloccare il traffico, non quello di sparare.
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