Alfredo Bonavita
Militante politico − Italia
Nato ad Avellino, operaio elettrotecnico. E' uno dei fondatori delle Brigate Rosse. Ha partecipato alle prime imprese dell'organizzazione: i sequestri dimostrativi come quello del dirigente della Fiat, Ettore Amerio, e del sindacalista della Cisnal, Bruno Labate, indirizzati al mondo della fabbrica, e quello del giudice Mario Sossi. Entra a far parte del comitato esecutivo delle Br nell'ottobre 1974, e nel novembre successivo viene sorpreso da una pattuglia, a Torino, mentre sta rubando un'auto con Prospero Gallinari.
Non ha mai ucciso, non ha mai ricevuto alcun beneficio di legge, ha scontato 14 anni di carcere. Iscritto al Pci e alla CGIL aveva lascaito partito e sindacato nel 1969, dopo essere entrato in contatto con Giangiacomo Feltrinelli. Nel 1971 era entrato in clandestinità partecipando, con Renato Curcio, Mara Cagol, Maurizio Ferrari e Fabrizio Pelli alla creazione della colonna torinese.
Non ha mai ucciso, non ha mai ricevuto alcun beneficio di legge, ha scontato 14 anni di carcere. Iscritto al Pci e alla CGIL aveva lascaito partito e sindacato nel 1969, dopo essere entrato in contatto con Giangiacomo Feltrinelli. Nel 1971 era entrato in clandestinità partecipando, con Renato Curcio, Mara Cagol, Maurizio Ferrari e Fabrizio Pelli alla creazione della colonna torinese.