Marco Affatigato
Militante politico − Italia
Esponente dal 1973 al 1976 del Movimento Politico Ordine Nuovo. Nel 1976 accusato e condannato ad anni quattro e mesi sei per violazione della Legge Scelbe (ricostituzione del PNF) e, sempre nel 1977 anni 3 e mesi sei per favoreggiamento di Mario Tuti. Latitante in Inghilterra, Belgio, Francia, Corsica, Libano, Algeria, Tunisia, Nicaragua. Dopo la strage di Ustica grazie ad una telefonata venne attribuita la sua presenza sull'aereo. Le indagini della magistratura inquirente bolognese appurarono che ad effettuare la telefonata fu il Colonnello Mannucci Benincasa , Capocentro SISMI a Firenze, che aveva avuto il compito di coinvolgerlo in un “fatto grave che sarebbe avvenuto a Bologna” ; successivamente e sarà nuovamente indicato quale “autore” della strage alla stazione di Bologna, sempre dal Colonnello Mannucci Benincasa, dal Generale Santovito ed altri vertici del S.I.S.M.I. che saranno condannati dalla Corte di Assise di Bologna insieme a Licio Gelli e Francesco Pazienza per il reato di “calunnia aggravata” nei suoi confronti. Il 4 agosto 1980 viene arrestato in Francia con l’accusa di “furto aggravato di documenti d’identità”; rinchiuso nel carcere di Nizza viene raggiunto da altri ordini di cattura e di carcerazione pendenti e per il quale era ricercato in Italia.
Nessuno riguarda la strage del 2 agosto a Bologna. Il 19 settembre 1980 viene estradato in Italia a seguito dell’applicazione del “Trattato di Yalta” e richiuso nel carcere di Ferrara , sezione speciale. Dai documenti sequestrati nel corso del suo arresto nonché dagli interrogatori resi emerge la sua collaborazione attiva negli anni 1979 e 1980 coi servizi segreti francesi ed americani quale “agente infiltrato” in una cellula terroristica internazionale promossa e gestita dagli iraniani di Ruhollāh Mustafa Mosavi Khomeyni .
Obiettivi di questa cellula erano attentati nei confronti di sedi N.A.T.O. in Europa. Nel 1986 lo Stato francese annulla la sua estradizione verso l’Italia e ne richiede la riconsegna. Non viene riconsegnato alla Francia ma è sottoposto a regime di liberazione condizionale in Italia. 1987 è di nuovo latitante poiché accusato dai magistrati fiorentini , Pierluigi Vigna e Rosario Minna, di “associazione sovversiva”. Ripara nuovamente in Francia e solo nel marzo del 1992, cadute le accuse, rientra in Italia. Consulente aziendale. Nel '94 lavora a un progetto di "terzo polo" televisivo, con Tv Studio e Tiesse (soc. Le Sile). Sarebbe stato sul punto di comprare le frequenze da Piero Angelini (DC inquisito-assolto), ma il giudice su richiesta del Procurato della Repubblica di Lucca , dr. Quattrocchi, dapprima sigilla con “sequestro cautelativo” gli impianti di Tv Studio ed il 5.12.94, il giorno successivo sarebbe stata firmata presso il Notaio in Lucca la compravendita delle reti televisive, ordina il suo arresto a Lucca con l'accusa di “porto e detenzione di esplosivi” insieme a dei croati. A ottobre del 1995 viene assolto per “non aver commesso alcun reato” .
Nessuno riguarda la strage del 2 agosto a Bologna. Il 19 settembre 1980 viene estradato in Italia a seguito dell’applicazione del “Trattato di Yalta” e richiuso nel carcere di Ferrara , sezione speciale. Dai documenti sequestrati nel corso del suo arresto nonché dagli interrogatori resi emerge la sua collaborazione attiva negli anni 1979 e 1980 coi servizi segreti francesi ed americani quale “agente infiltrato” in una cellula terroristica internazionale promossa e gestita dagli iraniani di Ruhollāh Mustafa Mosavi Khomeyni .
Obiettivi di questa cellula erano attentati nei confronti di sedi N.A.T.O. in Europa. Nel 1986 lo Stato francese annulla la sua estradizione verso l’Italia e ne richiede la riconsegna. Non viene riconsegnato alla Francia ma è sottoposto a regime di liberazione condizionale in Italia. 1987 è di nuovo latitante poiché accusato dai magistrati fiorentini , Pierluigi Vigna e Rosario Minna, di “associazione sovversiva”. Ripara nuovamente in Francia e solo nel marzo del 1992, cadute le accuse, rientra in Italia. Consulente aziendale. Nel '94 lavora a un progetto di "terzo polo" televisivo, con Tv Studio e Tiesse (soc. Le Sile). Sarebbe stato sul punto di comprare le frequenze da Piero Angelini (DC inquisito-assolto), ma il giudice su richiesta del Procurato della Repubblica di Lucca , dr. Quattrocchi, dapprima sigilla con “sequestro cautelativo” gli impianti di Tv Studio ed il 5.12.94, il giorno successivo sarebbe stata firmata presso il Notaio in Lucca la compravendita delle reti televisive, ordina il suo arresto a Lucca con l'accusa di “porto e detenzione di esplosivi” insieme a dei croati. A ottobre del 1995 viene assolto per “non aver commesso alcun reato” .