Gianadelio Maletti
Agente segreto − Italia
Responsabile dell'Ufficio "D" del SID dal 1971 al 1975. Accusato di favoreggiamento per la fuga di Giannettini e per la tentata evasione di Giovanni Ventura. Inquisito nel 1980 per il trafugamento del dossier del SID "M-Fo-Biali", sullo scandalo dei petroli.
Il 21 marzo 2000 rientra in Italia dal Sudafrica dopo 21 anni con un salvacondotto di 15 giorni per deporre al processo per la strage di piazza Fontana. Tre anni prima Maletti aveva deposto di fronte alla Commissione stragi. In un’intervista alla Repubblica dell’agosto 2000 dichiara: “La Cia voleva creare attraverso la rinascita di un nazionalismo esasperato e con il contributo dell'estrema destra, Ordine nuovo in particolare, l'arresto del generale scivolamento verso sinistra. Questo è il presupposto di base della strategia della tensione. La Cia - precisa - ha cercato di fare in Italia ciò che aveva fatto in Grecia nel '67, finanziando i fascisti quando il golpe mise fuori gioco Papandreu. In Italia le è sfuggita di mano la situazione. I servizi segreti - continua Maletti - non erano pienamente consapevoli del piano americano, ma lasciarono fare. Esisteva un orientamento sostanzialmente favorevole al progetto. E il potere politico, che non poteva non sapere, non ci ha mai dato una direttiva. La vera responsabilità politica nella strategia della tensione - conclude - è che nessuno ha mai preso delle decisioni, mai nessun uomo politico ha parlato e agito in termini politici.
Fonte: Il Cassetto
Il 21 marzo 2000 rientra in Italia dal Sudafrica dopo 21 anni con un salvacondotto di 15 giorni per deporre al processo per la strage di piazza Fontana. Tre anni prima Maletti aveva deposto di fronte alla Commissione stragi. In un’intervista alla Repubblica dell’agosto 2000 dichiara: “La Cia voleva creare attraverso la rinascita di un nazionalismo esasperato e con il contributo dell'estrema destra, Ordine nuovo in particolare, l'arresto del generale scivolamento verso sinistra. Questo è il presupposto di base della strategia della tensione. La Cia - precisa - ha cercato di fare in Italia ciò che aveva fatto in Grecia nel '67, finanziando i fascisti quando il golpe mise fuori gioco Papandreu. In Italia le è sfuggita di mano la situazione. I servizi segreti - continua Maletti - non erano pienamente consapevoli del piano americano, ma lasciarono fare. Esisteva un orientamento sostanzialmente favorevole al progetto. E il potere politico, che non poteva non sapere, non ci ha mai dato una direttiva. La vera responsabilità politica nella strategia della tensione - conclude - è che nessuno ha mai preso delle decisioni, mai nessun uomo politico ha parlato e agito in termini politici.
Fonte: Il Cassetto