Mario Capanna
Militante politico − Italia
Mario Capanna (Città di Castello, PG, 10 gennaio 1945) è un uomo politico e uno scrittore italiano. È stato fra i principali leaders del movimento giovanile del Sessantotto.
Dal 1963 è studente dell'Università Cattolica di Milano. Studia filosofia e segue i corsi di Emanuele Severino. Nel 1967 inizia la contestazione studentesca ed è espulso dall'Università Cattolica. Passa alla Statale (dove poi otterrà la laurea in filosofia), diventandone subito il leader studentesco principale. Coordinerà le lotte che il Movimento Studentesco effettuerà in tutta Italia, ed ebbe violenti scontri con le forze dell'ordine e soprattutto con i militanti dell'estrema destra: fu quasi linciato da giovani appartenenti al Movimento Sociale Italiano nel 1969.
La notorietà ottenuta spinse Capanna ad entrare in politica: nel 1975 aderisce, con il Movimento autonomo degli studenti di Milano, al Partito di Unità Proletaria; in seguito, dopo la scissione con la sinistra del PdUP, confluirà con essa in Democrazia Proletaria, di cui fu il punto di riferimento centrale e segretario nazionale fino al 27 giugno 1987, quando si dimise lasciando la segreteria a Giovanni Russo Spena. Grazie a DP Capanna era diventato deputato europeo nel 1979 e deputato nazionale dal 1983 al 1987.
Nel 1989 aderì al gruppo misto della Camera dei Deputati, e pochi mesi dopo favorì la nascita di un nuovo movimento politico italiano: i "Verdi Arcobaleno", formazione della sinistra ambientalista. Inoltre, Capanna è stato anche consigliere regionale in Lombardia e comunale a Milano.
Dopo l'inchiesta giudiziaria denominata Mani pulite, che praticamente spazzò via la cosiddetta Prima Repubblica, Capanna ha fatto fatica a trovare un partito politico che fosse stabilmente concorde con la sua ideologia. Pur militando sempre in movimenti di sinistra, oggi può essere definito (al di là di una esperienza, avvenuta nelle elezioni politiche del 2001) come un indipendente di sinistra.
Sempre nel 2001, in occasione delle elezioni amministrative, Mario Capanna si è presentato come candidato sindaco per Città di Castello, suo comune di nascita, a capo di una coalizione formata da cinque liste civiche. Capanna raccolse solo 6822 voti, insufficienti per arrivare almeno al ballottaggio, ed uscì al primo turno. In quell'occasione fu eletto sindaco al ballottaggio il candidato della coalizione dei partiti del centro sinistra.
Attualmente è Presidente del Consiglio dei Diritti Genetici. Il Consiglio dei Diritti Genetici è un organismo di ricerca e comunicazione sulle biotecnologie. Dal 2002 opera come associazione scientifica e culturale indipendente, impegnata in attività di studio, informazione, progettazione sulle applicazioni e le diverse forme di impatto delle innovazioni biotecnologiche.
Dal 1988 Mario Capanna è anche scrittore. Tra le sue opere principali ricordiamo Formidabili quegli anni (1988); Arafat (1989, sulla figura del leader palestinese Yasser Arafat, molto stimato da Capanna); Speranze (1994); Il fiume della prepotenza (1996); Lettera a mio figlio sul '68 (1998, di cui curò ben 12 edizioni); L'Italia viva (2000); tutti libri editi dalla Rizzoli. Nel 2003, per la Baldini & Castoldi, ha pubblicato Verrò da te, considerato da molti il suo lavoro letterario più riuscito.
(Fonte: wikipedia)
Dal 1963 è studente dell'Università Cattolica di Milano. Studia filosofia e segue i corsi di Emanuele Severino. Nel 1967 inizia la contestazione studentesca ed è espulso dall'Università Cattolica. Passa alla Statale (dove poi otterrà la laurea in filosofia), diventandone subito il leader studentesco principale. Coordinerà le lotte che il Movimento Studentesco effettuerà in tutta Italia, ed ebbe violenti scontri con le forze dell'ordine e soprattutto con i militanti dell'estrema destra: fu quasi linciato da giovani appartenenti al Movimento Sociale Italiano nel 1969.
La notorietà ottenuta spinse Capanna ad entrare in politica: nel 1975 aderisce, con il Movimento autonomo degli studenti di Milano, al Partito di Unità Proletaria; in seguito, dopo la scissione con la sinistra del PdUP, confluirà con essa in Democrazia Proletaria, di cui fu il punto di riferimento centrale e segretario nazionale fino al 27 giugno 1987, quando si dimise lasciando la segreteria a Giovanni Russo Spena. Grazie a DP Capanna era diventato deputato europeo nel 1979 e deputato nazionale dal 1983 al 1987.
Nel 1989 aderì al gruppo misto della Camera dei Deputati, e pochi mesi dopo favorì la nascita di un nuovo movimento politico italiano: i "Verdi Arcobaleno", formazione della sinistra ambientalista. Inoltre, Capanna è stato anche consigliere regionale in Lombardia e comunale a Milano.
Dopo l'inchiesta giudiziaria denominata Mani pulite, che praticamente spazzò via la cosiddetta Prima Repubblica, Capanna ha fatto fatica a trovare un partito politico che fosse stabilmente concorde con la sua ideologia. Pur militando sempre in movimenti di sinistra, oggi può essere definito (al di là di una esperienza, avvenuta nelle elezioni politiche del 2001) come un indipendente di sinistra.
Sempre nel 2001, in occasione delle elezioni amministrative, Mario Capanna si è presentato come candidato sindaco per Città di Castello, suo comune di nascita, a capo di una coalizione formata da cinque liste civiche. Capanna raccolse solo 6822 voti, insufficienti per arrivare almeno al ballottaggio, ed uscì al primo turno. In quell'occasione fu eletto sindaco al ballottaggio il candidato della coalizione dei partiti del centro sinistra.
Attualmente è Presidente del Consiglio dei Diritti Genetici. Il Consiglio dei Diritti Genetici è un organismo di ricerca e comunicazione sulle biotecnologie. Dal 2002 opera come associazione scientifica e culturale indipendente, impegnata in attività di studio, informazione, progettazione sulle applicazioni e le diverse forme di impatto delle innovazioni biotecnologiche.
Dal 1988 Mario Capanna è anche scrittore. Tra le sue opere principali ricordiamo Formidabili quegli anni (1988); Arafat (1989, sulla figura del leader palestinese Yasser Arafat, molto stimato da Capanna); Speranze (1994); Il fiume della prepotenza (1996); Lettera a mio figlio sul '68 (1998, di cui curò ben 12 edizioni); L'Italia viva (2000); tutti libri editi dalla Rizzoli. Nel 2003, per la Baldini & Castoldi, ha pubblicato Verrò da te, considerato da molti il suo lavoro letterario più riuscito.
(Fonte: wikipedia)
Libri consigliati
di Mario Capanna edito da Rizzoli, 1998
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di Mario Capanna edito da Garzanti Libri, 2008
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di Mario Capanna edito da Baldini Castoldi Dalai, 2005
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