CL

Comunione e Liberazione − Italia

Comunione e Liberazione (CL) è un movimento ecclesiale fondato da don Luigi Giussani, le cui origini risalgono al 1954. È sorto nella città di Milano e, dopo essersi rapidamente diffuso per tutta Italia, è oggi presente in circa settanta Paesi in tutti i continenti.

CL si autodefinisce un movimento perché non si configura innanzitutto come nuova organizzazione o struttura (non esistono tessere di iscrizione) né come insistenza speciale su qualche aspetto o pratica particolari della vita di fede. Il suo carisma consiste nel richiamo a vivere nel presente l’esperienza cristiana propria della Tradizione. La vita di CL ha lo scopo di proporre la presenza di Cristo come unica vera risposta alle esigenze profonde della vita umana di ogni tempo. Nella persona che incontra e aderisce alla presenza di Cristo si genera un movimento di conversione e di testimonianza, il quale tende a incidere sull’ambiente in cui essa vive (famiglia, lavoro, scuola, quartiere, società ecc.).
Nato nella scuola come proposta ai giovani col nome di Gioventù Studentesca (GS), il movimento rivolge oggi il suo richiamo a ogni genere di persona, senza distinzione di età, di occupazione e di posizione sociale. In questi ultimi anni, la presenza di CL nella società, non solo italiana, si è venuta precisando nella sua natura di presenza educativa, culturale e sociale.

In un momento in cui, per diverse cause, anche la politica e la battaglia delle idee sembrano aver perso capacità di coinvolgimento popolare e in cui, non solo in Italia, si è presunto di far passare come rivolta morale una lotta per il potere, il movimento punta alla radice di tutte le crisi sociali e politiche: la crisi dell’educazione.

Attraverso l’azione di tanti adulti impegnati nelle scuole (dove è in vigore ancora l’uso dell’antica sigla GS) e nella guida dei gruppi giovanili, CL offre oggi il suo contributo perché permangano ipotesi positive di educazione in una società che pare a volte definitivamente fiaccata e svuotata di slancio ideale. E, attraverso l’azione sociale e anche politica di aderenti e simpatizzanti, non si stanca di porre la questione che già segnò una delle prime battaglie di GS fin dagli anni Cinquanta: il diritto alla libertà di educazione. «Mandateci in giro nudi, ma lasciateci la libertà di educare» era ed è uno slogan di CL. In tale libertà, infatti, confluiscono tutte le libertà autentiche che una società non oppressiva deve garantire e valorizzare: dalla libertà di intrapresa a quella di associazione.

Il movimento, attraverso le sue pubblicazioni e l’azione libera e responsabile di laici impegnati nei mass-media e in opere editoriali e culturali, ha riaffermato la centralità del metodo dell’Incarnazione contro ogni riduzione spiritualistica, gnostica e pelagiana e, all’opposto, contro ogni separazione dualistica tra ciò che riguarda il temporale e ciò che riguarda la fede.Dal punto di vista della vita del movimento, gli ultimi decenni sono segnati dalla centralità sempre maggiore della catechesi offerta dalla «Scuola di comunità» e dal crescere dell’esperienza dei gruppi di Fraternità, vale a dire di quei gruppi di adulti liberamente formati che impegnano la propria vita nel desiderio della santità attraverso una «regola» di ascesi personale, di comunione vissuta e di carità.
Il contributo che CL porta nella Chiesa e nel mondo è dunque segnato da tre parole: educazione, fraternità e opere. Sono questi i tre campi in cui attualmente e fattivamente CL spende le sue energie allo scopo di dare il proprio contributo alla gloria umana di Cristo nella storia.Nel metodo educativo di CL vi sono alcuni gesti che hanno un valore fondamentale. Essi sono: la preghiera comunitaria, la Scuola di comunità, la caritativa, le vacanze, la lettura, il canto e il fondo comune. Si tratta di gesti fondamentali, ma nessuno di essi è considerato obbligatorio. L’esperienza di CL, infatti, più che puntare sulla definizione rigida di ciò che qualifica l’appartenenza al movimento, confida nella comunicazione dei passi fondamentali, e dunque dei gesti che li favoriscono, attraverso la «osmosi» che avviene tra chi è coinvolto in un’amicizia non superficiale.La struttura organizzativa di un movimento come CL è per natura flessibile. Al suo vertice si trova il Consiglio generale presieduto da don Giussani e che raccoglie i responsabili italiani ed esteri per ogni ambito - scuola, università, lavoratori, cultura ecc. - in cui opera il movimento.

Ciascuno di questi ambiti è guidato da un proprio gruppo di responsabili. A livello locale - nazionale, regionale o cittadino - il movimento è guidato da «diaconie», cioè da gruppi di responsabili disponibili a un servizio (da cui deriva il termine stesso) alla vita della comunità.

La scelta dei responsabili avviene tra coloro che mostrano più chiara consapevolezza degli scopi del movimento e più generosa testimonianza e dedizione di servizio alla comunità.

Fuori dall’Italia esistono ormai comunità che, per numero di partecipanti e maturità di esperienza, sono divenute rilevanti per la conduzione stessa del movimento: è il caso della Spagna, i cui responsabili sono coinvolti nella direzione generale del movimento.
 
Cos'� Archivio900?
�Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realt� � una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere)�... [Leggi]
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