Scipio Sighele
Italia
Scipio Sighele (Brescia, 24 giugno 1868 - Firenze, 21 ottobre 1913) si laureò in giurisprudenza nel 1890, insegnò diritto penale all'università di Pisa e poi in quella di Roma. Fu difensore di Oreste Barattieri per la sconfitta di Adua e di T. Murri, consigliere provinciale socialista, a Bologna. Criminologo, sociologo, studioso di diritto e critico letterario, giornalista, tenne corsi di psicologia collettiva e di sociologia criminale all'Institut des Hautes Etudes dell'Università di Bruxelles. Nel 1891 pubblicò: "La folla delinquente". Irredentista, fu espulso dall'Austria nel giugno del 1912, dopo la pubblicazione di un articolo sulla "Revue de Paris". Il fondo conserva due volumi/album con conferenze, discorsi, appunti, lettere, cartoline e ritagli stampa raccolti dalla moglie, intitolati: In memoria del mio Scipio. Conferenze e discorsi in italiano 1896-1912 e In morte del mio Scipio. Lo sfratto - 1912 e una fascicolo contenente lettere di Sighele a Giovanni Pedrotti (1885-1913). Le lettere sono state donate da Paolo Pedrotti nel Giugno 1953. L'archivio, dichiarato di notevole interesse storico in data 22 ottobre 1993, è corredato da un inventario sommario ed è consultabile secondo la normativa vigente. .